incontrando DJ Spooky that Subliminal Kid
Abbiamo
incontrato DJ Spooky, artista a 360 gradi, nella giornata
di domenica 26 novembre al All Frontiers Festival di
Gradisca (GO).
Vero nome Paul Miller ma in arte conosciuto come DJ
Spooky that Subliminal Kid. Ha collaborato con i più
svariati artisti dai Metallica a Killah Priest ad Amiri
Baraka. Suo ultimo lavoro il Cd compilation di classici
del reggae per la leggendaria Trojan records, cd che
si chiama In Fine Style, Dj Spooky Presents 50.000 Volts
of Trojan Records. Altre pubblicazioni recenti sono
Drums of Death, con Dave Lombardo degli Slayer e Chuck
D. dei Public Enemy; l’innovativo Optometry (Thirsty
Ear records) e il premiato libro “Rhythm Science”
(MIT Press). Per saperne di più oltre a leggere
l’intervista visitate il suo sito
www.djspooky.com
Come
hai iniziato a fare il DJ?
Ho iniziato in college agli inizi degli anni ’90.
Andavo a scuola in un posto sperduto degli States –
il Bowdoin college che si trova nel Maine, pensa che
la città più vicina era a ben un’ora
da lì. Iniziai a fare il DJ perché avevo
moltissimi dischi e in pratica davamo festa nel fine
settimana, questo combinato con il fatto che mi stavo
specializzando in filosofia e letteratura francese mi
rendeva più divertente andare a scuola.
Come mai hai scelto Filosofia e letteratura
francese? Quale delle due influenza i tuoi lavori?
Ho iniziato con macro economia e volevo diventare un
diplomatico, ma dopo un pò di tempo a lavorare
per questioni di “politica estera” ho realizzato
che il mondo è pazzamente incasinato e c’è
davvero poco per far sì che il lavoro nella politica
estera americana diventi emozionante. Così ho
cambiato con materie di filosofia e arte. Il mio stile
musicale è un collage, ed è basato sui
modelli culturali globali – come la gente mette
assieme la cultura nell’era del cambiamento rapido
– come riflette la musica quello che sta’
succedendo? Come fa l’arte a convertire le questioni
del giorno in qualcosa che la gente possa capire? L’America
è davvero un paese ignorante, ma ancora è
così in gran parte del mondo – Io vedo
la musica come un network per inviare messaggi al mondo
che i media normali non possono trattare.
Tu fai remix di film/cinema e arte, scrivi per
i magazines ed è uscito il tuo libro “Rhythm
Science”, dove trovi il tempo per tutto questo?
Hai tempo per rilassarti?
Credo tu possa dire che sono un fanatico del lavoro.
Vedo come vivo e so che lavoro per me stesso –
se non faccio qualcosa, nessun altro lo farà,
così questo è il modo in cui devi vivere.
Quando ero ragazzo, ero in cose come Dungeon and Dragons
(prigioni e draghi), immagino che tu possa dire che
il modo in cui guardo al mondo è per sistemi,
e come questi rispondono uno con l’altro. La guerra
in Iraq è solo un sistema, il riscaldamento globale
è un sistema, gli Stati Uniti sono un sistema.
Quando hai questo punto di vista è difficile
guardare al mondo in qualche altro modo. Però
questo modo di pensare ti fa anche capire che ogni cosa
può essere cambiata, ogni sistema è legato
a connessioni e anche fare il DJ per me è questo.
Il mio libro "Rhythm Science" è su
tecnologia e cultura – guarda a come l’arte
contemporanea bilancia musica e estetismo. E’
il 21 secolo hip hop a voi tutti!!! L’arte è
testo, il testo è film, il film è musica,
la musica è arte.
E cosa ci dici del tuo nuovo magazine 21C?
" 21C" è un progetto che ho realizzato
nel mio tempo libero. Sono pazzamente impegnato e non
ho davvero tanto tempo, quanto ne vorrei da dedicare
a questo progetto, ma hey, a me piace fare progetti.
Alcuni vanno più a rilento rispetto ad altri
ma questo è ciò che rende la vita divertente.
Ci proverò. Farò qualcosa per qsto progetto
a breve.
Puoi dirci qualcosa approposito del libro "And
Now A message from Our Sponsors"?
Questo è un altro progetto che non ho finito.
E’ iniziato circa 5 anni fa. Ma il fatto è
che sto lavorando a più progetti nello stesso
tempo. Lavoro sempre su più cose simultaneamente.
Per questo alcune cose sono pronte prima di altre etc,
etc. E’ tutto divertente. Ma il prossimo anno
finirò il mio primo film e il secondo libro!
Il film si chiama “Rebirth of a Nation”
– è sul modo in cui gli argomenti politici
e di razza/classe hanno sempre fatto parte dell’Americano,
e ora, immaginazione globale. L’idea è
quella di applicare la tecnica del DJ al cinema. Film
remixati!!!
Immaginiamo tu possa suonare canzoni in tutta
NY per 24 ore, quale sarebbe la tua colonna sonora per
la città?
Ornette Coleman, Fela, Tony Allen, Sun Ra, Yoko Ono,
noise, Lee "Scratch" Perry, Sonic Youth, le
mie cose, Bad Brains, Slayer, Mos Def, Jean Grae, e
tutto qsto tipo di cose. 24 ore equivale a 1440 minuti
che sarebbe come 480 canzoni in un giorno. Non ascolto
musica così tanto!!
In Giugno è uscito “In fine style,
Dj Spooky Presents 50.000 Volts of Trojan Records”
che criterio hai usato nello scegliere le canzoni da
inserire nella compilation?
Andavo in Jamaica ogni estate, così la compilation
rappresenta la nostalgia per un determinato periodo.
Viaggio molto di questi tempi e vedo quanto il reggae
ha cambiato il nostro modo di ascoltare la musica –
tape loops, echi, ritardi…queste sono tecniche
che senti ogni giorno dappertutto- Radiohead, Bjork,
The Beastie Boys, Beck, Missy Elliott, etc etc questi
sono tutti figli della tecnica del dub. Volevo solo
fare una compilation che mostrasse quanto siamo stati
influenzati dall’old school reggae. In più
sono veramente annoiato da quello che sta succedendo
oggi.
Puoi dirci alcune storie buffe delle tue estati
in Jama? Ti hanno mai raccontato della leggenda di Anansi?
Yeah, yeah conosco la leggenda di Anansi, per questo
utilizzo quel nome per il mio materiale on-line. Si
tratta essenzialmente di linguaggio – dopo l'11
settembre il linguaggio principale di oggi è
la guerra al terrorismo- non trovo altro scherzo più
buffo del modo in cui parla Bush. E’ forse la
cosa più divertente di questi giorni. E’
difficile superare questo tipo di commedia.
Hai collaborato con molti artisti, come sono
nate queste collaborazioni?
Tutto attraverso email, Skype, e instant message, baby!
Com’è lavorare con Amiri Baraka?
Puoi raccontarci di questa collaborazione?
Credo tu possa dire che lavoro con artisti più
vecchi e alcuni artisti più giovani. Alcuni artisti
sono di cattivo umore alcuni sono felici, alcuni sono
pazzi. Tu non sai. A me piacciono tutti.
Cosa ci possiamo aspettare dalla performance
di stasera qui al All frontiers festival?
Pensa multi-media incontra la storia dei film. Penso
che ogni cosa a cui sto lavorando ora è remix
– niente è originale, ogni cosa collegata,
connessa e completamente trasformabile. Come diceva
Eraclito non puoi mai camminare nella stessa acqua due
volete. La mia domanda serebbe: perché lo vorresti?