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Nella splendida cornice del Forte di Osoppo

....Greetings by Robert Miles..for all my listeners:)...

Sabato 10 settembre nella splendida cornice del Forte di Osoppo si è svolta, per la prima volta, Fusioni Live Set. La manifestazione è nata con l'intento di proporre musica sperimentale di respiro europeo. Dal tramonto all’alba eventi live, dj set e installazioni hanno riscaldato il pubblico presente ad un evento quanto mai alternativo e si spera primo di una lunga serie.
Presente alla manifestazione Robert Miles, compositore, produttore e musicista a 360°. Ha sperimentato techno, electro, house, trance (quella vera!!!!!), breakbeat, jungle, drum’n’bass, trip-hop, downtempo, ambient, fusion, world, jazz, rock, musica tradizionale...ma ora vi lascio alla nostra chicchierata.

Com'è nata la tua passione per la musica?
E' incominciata quando avevo 14 anni. In quell'anno mio padre mi ha comprato il piano ed ho studiato piano classico per tre anni, dopodichè ho iniziato ad interessarmi di musica sperimentale. Ho lasciato la parte classica e mi sono interessato di musica sperimentale ed ho iniziato a suonare come DJ.
Suonavi anche cose tue o solo dischi?
No. All'epoca non mettevo cose mie, solo dischi.
Alcuni Musicisti che ti hanno ispirato?
Robert Fripp, Stockhausen, Future Sound of London, Bill Lasswell e tutta quella schiera di gente che sperimenta la musica
Hai collaborato anche con Bill Laswell, vero?
Sì con lui poi anche con Trilok Gurtu, con Nitin Sawhney.
Come sono nate queste collaborazioni?
La prima volta ho contattato Bill Laswell tramite una conoscenza, poi da uno cominci a conoscere tutti gli altri e da cosa nasce cosa.
Oggi che musica ascolti?
Un pò di tutto. Un pò di musica sperimentale, un pò di musica classica sia europea che sudamericana, africa, indiana, un pò di tutti i tipi. Non ho un genere particolare che preferisco.
Ho letto in alcune interviste che "Organik" è stato molto influenzato dai tuoi viaggi. Sono stati viaggi di lavoro o tuoi, di "scoperta"?
Sono stati viaggi in giro per il mondo sia come DJ che come produttore. Ho fatto il giro del mondo nell'arco di tre, quattro anni circa, un paio di volte. Ho visto molte cose nuove e questo ha senz'altro contribuito a creare un cambiamento nella mia musica.
Qual'è il posto più bello che hai visitato?
Ci sono molti posti. Sicuramente la Tanzania in Africa, l'India un posto meraviglioso, la Lapponia, il Brasile.
Un posto dove andresti volentieri a vivere?
A Ibiza, nella parte Nord, non nella parte turistica
So che vivi a Londra, qual'è il posto più bello di Londra per te, se ne hai uno?
Alexander Palace, la parte piu alta di London. un enorme complesso, dove fanno anche gli MTV Music Awards.
Il club più bello di Londra?
Probabilmente direi il Fabric.
Molti musicisti italiani si trasferiscono a Londra, come hai fatto tu, ma bisogna essere proprio lì per far musica?

Diciamo che vivere a Londra ti permette di essere sempre al corrente di quello che sta succedendo, di sapere subito quali sono le nuove tendenze. Le musiche che le radio suonano nel Regno Unito sono molto diverse dal resto d'Europa. Londra è un pò all'avanguardia e tutto quello che succede in Europa viene di riflesso dopo. A livello di Fm ci sono 4 radio commerciali, poi ci sono XFM per il rock alternativo e varie stazioni anche pirata.
Tipo?
Tipo Resonance FM e The Garden of Earthly Delights che fanno solo musica sperimentale.
Ma qual'è il problema dell'Italia?
L'italia è piena di talento. Il problema, secondo me, è legato alla mentalità. E' un problema culturale dimostrato anche dal fatto che più del 50% del mercato è canzone italiana e questo toglie spazio. In Regno Unito questo problema non c'è. In Italia le etichette sono condotte da persone che a volte la pensano un pò alla vecchia, a volte non riescono a capire quello che gli viene proposto. Di conseguenza non è facile per niente
Però magari uno fa come te:)
Sì ci sono molti dj produttori che conosco qui in italia. Distribuiscono in tutto il mondo e vanno avanti: Le etichette indipendenti hanno certamente il cammino più difficile ma sicuramente più longevo. Con le major, invece, devi fare quello che dicono loro....
Quanto è cambiato lavorare nel campo della musica da quando hai iniziato ad oggi?
Bè quando ho iniziato la tecnologia non era avanti come lo è adesso. All'inizio, 15 anni fa, usavamo un Atari, che era uno dei primi computer che era uscito, e con una memoria proprio minima. Però ci si arrangiava e si riusciva a mettere insieme dei dischi che non erano pubblicati o prodotti come riusciamo a farlo adesso. Certamente nel corso degli anni la tecnologia ha fatto passi da giganti e adesso possiamo utilizzare computer potentissimi e ci sono un sacco di altre cose uscite a livello digitale che ci permettono di ottenere i suoni che otteniamo.
E nella tua vita?

Bè come persona penso di essere più o meno rimasto lo stesso. Certo viaggiare tantissimo ti apre la mente, impari un sacco di cose, anche cose che non necessariamente sono scritte su un testo di scuola, tipo contatti umani, contatti di esperienze personali.
La componente musicale
E' rimasta invariata
Consigli?
Ovviamente riuscire a mettere insieme un minimo di studio per iniziare. Prendere ispirazione da musicisti reputati buoni da quella persona, mettere giù idee, avere tanta fantasia e cercare innanzitutto di non copiare gli altri cosa che molti fanno:)
Che tipo di studio?
Come studio bè dipende...ma al giorno d'oggi non necessariamente saper suonare uno strumento, perchè oggi i computer permettono di comporre anche senza suonare strumenti. Però gli strumenti suonati dal vivo sono un livello molto superiore a quello delle tastiere e di quelle cose lì, di conseguenza cercare di fare un mix delle due è probabilmente la cosa migliore. Magari cercare dei musicisti che facciano delle sessioni musicali, che registrino per te e dopo cominci a manipolare il materiale.
La tua esperienza?
Bè all'inizio facevo così anche io, poi ho avuto la fortuna di poter lavorare con altri musicisti. Riesci a dare un feeling più dal vivo un pò più personale, un pò più caldo.
Com'è nata l'esigenza di aprire una tua etichetta?
L'etichetta l'ho aperta quando ho fatto il mio terzo album, Organic, in quanto tutte le etichette a disposizione aspettavano da me un album dance, come il mio primo, mentre io sono andato completamente in una direzione opposta, sperimentando le registrazioni fatte viaggiando, di conseguenza l'album era troppo particolare per molte etichette e ho deciso di aprirmi la mia.
Adesso che tipo di musica produci?
Adesso un pò di tutto. Attualmente sto producendo una band Indie Rock a Londra, poi una ragazza inglese che fa musica da cantautore, sto iniziando il mio nuovo album, un album in collaborazione con il cantante dei King Crimson, Robert Fripp, poi pubblicità, musica per cortometraggi. Sia tv che grande schermo. Sto lavorando per due compagnie di LA per due cortometraggi che saranno presentati alla Biennale di Venezia e in tutti quei festival di film indipendenti...Veramente un pò di tutto.
Altri musicisti con cui vorresti collaborare?
Bè i miei favoriti più o meno li ho incontarti tutti (fortunato! ndr). Mi piace anche collaborare con gente che non necessariamente è famosa. Portare in studio persone emergenti, nuovi talenti e idee fresche.
C'è una canzone cui ti senti più legato fra quelle fatte?
Mmmh.. non ce nè una in particolare...eeeh non ci ho mai pensato!
Children?
Bè certo sono molto legato a questo pezzo, ancora mi piace quando lo ascolto, però sai penso di essere maturato musicalmente e lo vedo come una piccola parte della mia carriera.

grazie a Gianpaolo Peres

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